martedì 7 giugno 2016

Una bella corsa insieme?

Il vostro cane o il vostro gatto non corrono più come una volta e magari si alzano con fatica dalla cuccia?
Pur se non li vediamo camminare con il bastone della vecchiaia, anche i nostri amici a 4zampe spesso con l’età risentono di problemi articolari che rendono i movimenti difficili e un po’ doloranti.

Ma il problema può presentarsi anche in più giovane età per predisposizioni genetiche o questioni congenite per cui è bene supportare l’apparato locomotore ben prima di una situazione grave o cronica e fare una buona prevenzione.

Naturkraft Pro-6 è un mix di erbe con oligoelementi e vitamine del gruppo B, formulato proprio per aiutare il nostro cane o il nostro gatto a mantenersi in forma e con tanta voglia di muoversi, correre, giocare.
Il processo di lavorazione molto delicato, a basse temperature e la micronizzazione consentono la conservazione dei principi attivi di origine naturale e un loro ottimo assorbimento da parte dell’animale.


Per informazioni su modalità d’uso e dosaggi rispetto all’età e alla situazione del vostro cane o gatto contatteci a info@invitocaniegattiacena.it – 347 2213805 e saremo lieti di fornirvi tutti i dettagli!

giovedì 26 maggio 2016

Anche la ciotola viene in vacanza!

Hotel prenotato, ombrellone prenotato, costume, telo mare e ciabatte già in valigia! La vacanza è ormai alle porte! Anche il vostro cane ha il suo zaino pronto ma vi guarda sconsolato perché sa che al bello di passare tanto tempo libero con voi si aggiungerà purtroppo un cambio di alimentazione per lui non ugualmente piacevole.

I cani infatti che mangiano cucina casalinga spesso non vivono bene il periodo delle vacanze sul piano alimentare. Mantenere lo stesso regime alimentare fatto in casa in un hotel o campeggio è pressoché impossibile ed ecco che per quei giorni ci si orienta su un prodotto industriale pronto. Ma il punto è su quale prodotto per non sconvolgere troppo il regime alimentare del nostro amico a 4zampe?

Il cambio di alimentazione dovrebbe infatti garantire di rispettare comunque le esigenze nutrizionali del nostro cane ed insieme mantenere la filosofia di qualità e attenzione agli ingredienti della quotidianità di casa.

I prodotti Reico rappresentano un’ottima soluzione per chi fa cucina casalinga e vuole un prodotto La missione di Reico è infatti proprio quella di offrire a cani e loro umani un prodotto confezionato ma allo stesso tempo realizzato con la stessa cura per gli ingredienti, la preparazione e la naturalità che impiega chi ha scelto una cucina casalinga per il proprio animale.
confezionato per le vacanze.

Potete dunque tranquillamente acquistare sia delle crocchette Reico sia un prodotto umido Reico, certi di proporre al vostro cane un cibo sano, ricco di nutrienti di qualità, in perfetto equilibrio minerale e appetitoso quanto una buona ciotola fatta in casa, data la composizione perfettamente adatta alla specie.


Chiedeteci informazioni (info@invitocaniegattiacena.it - 3472213805) e quest’anno partite con i prodotti Reico in valigia, perché sia una splendida e sana vacanza per tutti!


giovedì 5 maggio 2016

Chewing is yeah!

“Chewing is yeah” recita una nota pubblicità di chewingum… e “chewing is yeah” dicono anche i nostri cani di fronte a qualche “prelibatezza” sufficiente gustosa da meritare la loro attenzione.
La masticazione infatti è un’attività altamente appagante per i nostri cani che attraverso di essa, oltre ad allenare i muscoli della mandibola e ad aiutare la salute dei loro denti e gengive, si rilassano e sfogano le tensioni.
L’essenziale però è fare attenzione a ciò che masticano.
Esclusi divani, ciabatte e altri oggetti di casa, è importante infatti scegliere ossa o altri articoli commestibili masticabili che siano naturali e che non abbiano subito trattamenti e rilavorazioni con residui di sostanze chimiche dei rispettivi processi.
Reico Vital- Systeme ha un’ampia varietà di articoli da masticare: tendini, cotenna, carne secca e le orecchie di maiale che oggi vi presentiamo!

La soddisfazione è garantita come potete vedere dalla foto del nostro assaggiatore ufficiale che ha masticato con grande impegno e soddisfazione la sua Schweineohren per vari minuti… davvero “chewing is yeah”!

Per info su questo e gli altri articoli da masticare by Reico scriveteci a info@invitocaniegattiacena.it o contattateci ai riferimenti in foto

martedì 5 aprile 2016

BIO-Gemüsemix: il sano mix di qualità biologica


La ricerca di nuovi prodotti per soddisfare i nostri clienti attenti all’alimentazione del proprio cane ed offrire il meglio ai nostri amici a 4zampe è costante in Reico.Il 2016 vede infatti l’ingresso nel catalogo di alcune novità importanti sempre all’insegna di qualità ed alimentazione naturale.

La prima che vi vogliamo presentare è uno straordinario mix di verdure biologiche, completamente senza cereali, utilissimo per chi fa BARF o per chi vuole soltanto far mangiare una quota extra di verdure nella ciotola.


Varietà e colore si aggiungono alla pappa insieme a preziose sostanze nutritive organiche dal sapore ghiotto e della migliore qualità bio.


BIO-Gemüsemix contiene carote, patate, barbabietole, sedano, spinaci, porri ed estratto di topinambur.


Per maggiori informazioni sull’uso e su come acquistare scriveteci a info@invitocaniegattiacena.it o contattateci ai riferimenti in foto. Saremo lieti di rispondere alle vostre domande.

lunedì 21 marzo 2016

Conosciamo i prodotti Reico Vital-Systeme per cani e gatti direttamente con il fondatore Konrad Reiber


Uno straordinario evento! 



Lunedì 25 aprile, per la prima volta in Italia, ci sarà l'opportunità di incontrare il fondatore di Reico Vital-System Konrad Reiber e conoscere i prodotti Reico per cani e gatti direttamente dalla sua voce.

L'evento è gratuito e si terrà presso l'hotel Acquaviva del Garda a Desenzano d/G (BS) (Viale Francesco Agello 84) dalle 9 alle 12,30.

Un'esclusiva occasione per approfondire i prodotti Reico e conoscere in anteprima le novità per i nostri amici cani e gatti.


I posti sono limitati per cui confermaci al più presto la tua presenza a: info@invitocaniegattiacena.it

giovedì 17 marzo 2016

Secco o umido: l'importante è scegliere bene!

La scelta tra alimentazione umida e alimentazione secca è una delle frequenti domande dei proprietari di cani e gatti. Se da un lato quella umida è infatti quella più vicina al regime alimentare naturale dei nostri animali, l’alimentazione secca è quella più frequentemente scelta dai proprietari per diverse ragioni: praticità, durabilità, conservazione, trasportabilità e non da ultimo costo.

In sé l’alimentazione secca non è da scartare o ritenere a priori negativa ma richiede un’attenzione ancora maggiore che l’umida nella scelta del prodotto. Il formato della crocchetta rende impossibile infatti capirne la qualità e dunque solo un’attenta lettura dell’etichetta può guidare a capire se il prodotto è in linea con le esigenze alimentari di specie di cane o gatto.

Le linee secco di Reico hanno tutte in comune la caratteristica di avere come primo ingrediente carne o pesce, così come natura vuole per due specie carnivore quale cane e gatto.

Il processo produttivo e l’origine delle materie prime impiegate che si può leggere nella presentazione dell’azienda, nonché gli altri ingredienti presenti all’interno e il processo di produzione, riescono a garantire un prodotto qualitativamente elevato che rispetta le esigenze alimentari naturali dei nostri amici a 4 zampe.


Nelle prossime settimane conosceremo più in dettaglio alcuni prodotti per apprezzarne le caratteristiche e poter meglio scegliere per il nostro cane e gatto.

giovedì 10 marzo 2016

Alimentazione umida per cani by Reico: come natura vuole

Tutta la linea umido per cane di Reico MaxidogVit® ha un alto contenuto di carne (tra il  62 e 74 %) come la natura vuole per l’alimentazione dei nostri amici a 4zampe.

La carne utilizzata proviene da macelli tedeschi ed è di qualità per l’alimentazione umana. Le frattaglie utilizzate sono:cuore, fegato, rognoni, trippa, tagli di carne, polmone, fauci, mammella, senza alcun scarto di macellazione.

Le materie prime contenute in MaxidogVit®, naturali e non geneticamente modificate, vengono lavorate fresche, delicatamente e con un confezionamento a freddo. Così le vitamine preziose ed essenziali, i minerali e gli oligoelementi rimangono nel cibo. Lo speciale processo di produzione mantiene infatti efficacemente le qualità dell’alimento completo. Il simbolo della bilancia apposto sulle confezioni testimonia appunto l‘equilibrio minerale del prodotto. La verdura precotta garantisce infine una migliore digeribilità.

MaxidogVit® è disponibile in più tipi e in vari formati per offrire sempre la migliore scelta e qualità al vostro cane.

Se volete conoscere meglio i prodotti e organizzare un assaggio gratuito contattateci!

martedì 9 febbraio 2016

Aiuto! Il mio cane non mangia!

Per alcuni compagni umani questa frase “il mio cane non mangia” sembra provenire da un altro mondo, abituati a dover gestire la golosità del proprio 4 zampe ma in verità l’inappetenza canina è un fenomeno più diffuso di quanto si creda.

La prima questione da risolvere è verificare se la causa di questa inappetenza è legata a qualche fattore di ordine medico. Alcune malattie si manifestano anche con l’inappetenza e dunque una verifica con il veterinario è d’obbligo.

Esclusa questa causa ci possono essere ragioni comportamentali ma anche puramente alimentari con le quali confrontarsi e per cui si possono trovare soluzioni.

Cattive abitudini alimentari, un’eccessiva attenzione al cibo che sfocia nell’insegnare piccoli vizi e una tendenza naturale ad essere un po’ schizzinosi possono essere gestiti con scelte oculate sul come e cosa mangiare.

Prima di tutto da escludere totalmente le “concessioni” fatte con cibo uso umano che pur se possono portare a riuscire a nutrire il cane sul lungo periodo possono avere conseguenze sulla salute, sul peso ed in generale sul comportamento del cane.

E’ bene invece valutare un cibo diverso, che risulti più qualitativo, ponendo attenzione a non premiare i cibi appetitosi solo in virtù di sostanze appetizzanti aggiunte ma quelli che per contenuto di materie prime sono veramente più interessanti per il nostro cane.


Se con il cibo secco non si riesce a trovare una soluzione si può valutare un’alimentazione mixata che includa una parte di umido, tipicamente sempre molto appetibile, unita al secco con cui bilanciare le esigenze e i gusti del nostro cane e quelli del nostro portafoglio.

giovedì 4 febbraio 2016

Bon ton della ciotola

Ebbene si! Il galateo “a tavola” esiste anche per i nostri cani, o per meglio dire, è bene insegnare loro alcune piccole regole perché il momento del pasto funzioni alla grande per tutti.

Anzitutto partiamo dal “servizio” per la tavola. La ciotola deve avere dimensioni adeguate alle dimensioni del cane e preferibilmente essere di acciaio o ceramica per consentire una pulizia efficace. Esistono modelli diversi inoltre per cani che ad es. hanno le orecchie molto lunghe così da evitare loro di ritrovarsi le orecchie nella ciotola trascinando poi residui di cibo in giro.

Una volta preparato il pasto dovremmo abituare il nostro cane a servirlo solo in situazioni di tranquillità. No dunque a salti, impennate ed un’eccitazione incontrollata. Il vostro cane non dovrebbe mai arrivare ad essere troppo affamato sia perché i pasti somministrati sono due, sia perché le dosi e soprattutto il valore nutritivo è adeguato alle sue esigenze. Quindi entusiasta si ma capace di controllarsi finchè non deponete a terra la ciotola e lo invitate a mangiare.

Il luogo deve mangiare sarebbe bene restasse lo stesso, come un punto di riferimento e fosse collocato in un’area della casa abbastanza tranquilla dove il cane non venga distratto da rumori, persone che passano ecc. ma possa mangiare tranquillamente.

Ricordate inoltre che accanto alla ciotola del cibo deve esserci sempre una ciotola di acqua, disponibile in qualsiasi momento e sufficientemente fresca con ricambi frequenti.


I pasti andrebbero sommi strati per quanto possibile ad orari abbastanza stabili così che il cane riconosca i due pasti, senza lasciare la ciotola disponibile ma coinvolgendolo al momento corretto.

giovedì 28 gennaio 2016

Armati di spazzolino

Oggi parliamo di igiene orale, argomento importante anche per i nostri cani ma spesso non correttamente gestito.

Curare i denti è infatti importante per i nostri cani quanto lo è per noi, così da prevenire problemi gravi e interventi difficili e costosi a livello dentistico.
 
Nella bocca del cane si forma la placca che depositata si trasformerà in tartaro alimentando un circolo vizioso che fa aumentare la placca e crea un terreno fertile per la crescita di batteri.

Sono proprio questi a causare lo spiacevole alito che spesso sentiamo nella bocca dei nostri cani e questi possono essere anche l’origine di malattie parodontali.

E’ quindi importante far diventare un’abitudine una pulizia quotidiana o comunque con una frequenza almeno settimanale dei denti del cane. Esistono in commercio diversi prodotti che si adattano al gusto e alla conformazione del muso del cane agevolando l’operazione, di per sé non molto apprezzata dal nostro amico.


Vi consigliamo in particolari “spazzolini” a forma di ditale che vi permettono di accedere meglio e con maggior efficacia alle varie parti della bocca con risultati migliori e normalmente un minor fastidio per il cane.

martedì 19 gennaio 2016

Ingurgito dunque mangio

Molti cani hanno la tendenza a mangiare con grande voracità, ingurgitando grosse quantità di cibo senza masticazione.

Questo comportamento sarebbe da gestire perché potenzialmente pericoloso per il cane. Mangiare velocemente può infatti provocare vomito, soffocamento, rigurgiti, eccesso di gas e favorire la torsione dello stomaco.

Ma come gestire il momento della pappa per rallentare i ritmi?
Alcuni piccoli trucchi possono essere di aiuto. Esistono ad esempio in commercio ciotole appositamente conformate per avere ostacoli all’interno che obbligano il cane a mangiare con maggior lentezza. Le potete ricostruire in casa inserendo un gioco pesante nella ciotola così da obbligare il cane a mangiare intorno al gioco rallentando il ritmo.

Analogo risultato si può ottenere disponendo il cibo su una superficie piana molto ampia. Diventa così difficile raccogliere il cibo e il cane non riesce a fare grossi bocconi.


Prima di provare queste soluzioni verificate però se il cibo che state usando è per composizione e dosi appropriato per il vostro cane. La voracità a volte è espressione di fame determinata da un’alimentazione che non copre le effettive esigenze nutritive del cane.

lunedì 11 gennaio 2016

Cara amica bilancia

L’inserimento di cani e gatti nelle nostre case è stato sicuramente fonte di grandissimi benefici sia per i nostri amici a quattro zampe che per noi ma a loro ha aperto la strada a problemi che neppure avrebbero sospettato di poter avere.

Avete mai visto un cane o un gatto randagi sovrappeso ad esempio? Mentre chi vive con noi, coccolato e nutrito a volte in modo non del tutto appropriato alla specie può diventare anche obeso e trovarsi a “lottare” come noi umani con la bilancia.

I fattori scatenanti passano da una generale predisposizione genetica a fattori patologici per malattie e disfunzioni fino alla semplice poca attività ed eccesso di cibo.
Le conseguenze sono quelle note anche per noi: maggiore predisposizione a patologie cardiovascolari, problemi articolari e motori, bassa resistenza fisica e minore tolleranza al caldo, ecc.

E’ bene dunque cercare di tenere controllato il peso dei nostri quattro zampe e quando necessario impostare un regime dietetico che li porti a recuperare il peso forma in modo graduale e senza eccessivi sbalzi.

Potremo quindi scegliere un cibo meno calorico, nutriente ma in dosi ridotte rispetto al peso attuale.
Importante inoltre incrementare l’attività fisica e ovviamente l’eliminazione di “extra” tra i prodotti specifici per cani/gatti e ancor più provenienti dalla nostra alimentazione.


Minerali e vitamine ben bilanciate assicureranno un dimagrimento corretto che preservi la salute del nostro quattro zampe.

giovedì 17 dicembre 2015

Natale a tavola con i nostri cani e gatti

Natale=grandi mangiate. 
Inutile negare che è per tutti così. Per le feste ci si concede qualcosa in più e subito scatta la voglia di concederlo anche ai nostri amici a 4zampe.

MA ATTENZIONE! Se vogliamo passare tutti delle felici e serene feste è importante evitare assolutamente di “coccolare” i nostri amici cani e gatti con cibi che potrebbero invece scatenare a loro malesseri più o meno gravi.

Quali cibi è essenziale evitare?

Anzitutto il panettone: l’uvetta e i canditi che tanto lo rendono buono sono tossici per i nostri amici a 4zampe

Meglio evitare poi anche tutto quello che è particolarmente zuccherino come dolci, caramelle, pandoro, ecc.

Inutile correre rischi con tortellini, lasagne ed in generale portate con sughi vari che potrebbero contenere cipolle, aglio o altri condimenti sconsigliati.

Lasciate perdere anche gli avanzi “grassi” della carne, il lardo o gli affettati ed in generale altri avanzi della nostra tavola.


Ricordatevi sempre che cani e gatti hanno esigenze alimentari diverse dalle nostre. Coccolarli davvero è scegliere un’alimentazione sana e appropriata alla loro specie, abbandonando le buone intenzioni di renderli partecipi delle nostre imbandite tavole natalizie!

lunedì 2 marzo 2015

MaxiDog Naturleckerli

Bocconcino naturale
Integratore alimentare
Il bocconcino premio naturale e leggero per ogni cane
A basso contenuto calorico e ben tollerato, anche per cani con allergie. 
Molto appetitoso per ogni razza ed ogni età.
Tutte le nostre materie prime sono naturali.
Ingredienti: Carne e sottoprodotti animali, manzo 50 %, cereali.

Composizione analitica: 
Proteine grezze 16,00 %
Grassi 8,10 %
Fibre grezze 2,30 %
Ceneri grezze 5,50 %
Peso netto:
650 g / Art. No.: 1062

giovedì 5 febbraio 2015

Con il cane sulla neve!

La maggior parte di loro adora la neve, sembrano dei pazzi correndo e affondando qua e là, sui loro musi sono stampati dei veri e propri sorrisi. Immagino che sappiate esattamente di cosa sto parlando, se avete un cane e lo avete portato in montagna...

Affinché questi momenti restino di solo divertimento è importante tenere a mente alcune cose: alcuni cani hanno polpastrelli particolarmente delicati: un indizio può essere dato dal colore, in linea di massima i polpastrelli rosa sono più delicati di quelli neri. È comunque consigliato, a chi vuole fare delle belle passeggiate, spalmare le apposite creme sulle zampe in modo da creare una sorta di pellicola protettiva sui polpastrelli e rendere così più difficili eventuali tagli. Le creme che attualmente si trovano in commercio, nei negozi di animali o nelle farmacie veterinarie, possono essere chimiche o naturali, cremose od oleose, alcuni usano anche olio di oliva. Indici che vi possono far capire se il vostro cane ha problemi alle zampe sono i polpastrelli che assumono una colorazione bluastra, inizio di un principio di congelamento e ancor prima il fatto che cerchi di tenere la zampa sollevata perché appoggiarla crea dolore. In questi casi non mettere acqua bollente ma massaggiare la parte colpita in modo da riattivare la circolazione. Per i cani più piccoli si può anche pensare di utilizzare delle scarpette, valutando che il cane non sia a disagio e che non se le tolga.

Queste creme oltre a essere usate per i polpastrelli, fanno sì che non si formino palle di ghiaccio attaccate al pelo del cane, problema tipico dei manti lunghi (golden retriever, border collie etc.), che danno molto fastidio soprattutto durante la passeggiate e rischiano di far male al cane. Nel caso in cui si formino è bene toglierle ed è comunque importante asciugare il cane prima di farlo salire in auto o appena rientrati in casa. Per prevenire questo problema si può anche utilizzare una mantellina, che copra il corpo parzialmente o totalmente, ovviamente per questo è necessario abituare il cane: non dev'essere una forzatura che poi crea disagio o inibisce i movimenti. Le mantelline o i cappottini possono essere utili anche per quei cani che soffrono particolarmente il freddo e non mi riferisco esclusivamente a cani di taglia piccola, o che cominciano ad avere una certa età e quindi il freddo e il pelo bagnato possono contribuire all'aumento di artrosi, artriti etc.

Anche qui una mantellina non vale l'altra: ce ne sono di estremamente ridicolizzanti e non funzionali ai movimenti dei cani, altre decisamente confortevoli e fatte con materiali impermeabili che quindi svolgono efficacemente la loro funzione: mantengono il cane asciutto proteggendolo dall'umido e dal ghiaccio. Questa accortezza vale soprattutto per i cani abituati a vivere in casa, abituati quindi a temperature decisamente poco rigide.

Un'altra cosa importante cui fare attenzione è non portare il cane a giocare sulla neve dopo mangiato: lasciate passare la digestione poi il vostro cane potrà correre e giocare nella neve quanto vuole.

Per i più scrupolosi si può pensare anche a una sorta di stretching pre-libertà, ovvero non liberare immediatamente il cane, ma farlo camminare aumentando gradualmente la velocità in modo da avere il tempo che i muscoli si scaldino prima di fare corse pazze.

Molto importanti da tenere presenti sono le attuali restrizioni di circolazione per i cani. A causa della diffusione della rabbia tra gli animali selvatici, nel bellunese, in alcuni comuni del vicentino e del trevigiano è vietato portare a spasso i cani anche al guinzaglio nei boschi e in campagna, con multe decisamente salate e una denuncia penale, in altri luoghi invece è sufficiente il solo vaccino.

Facendo attenzione a queste poche cose potrete godervi una giornata o una vacanza meravigliosa insieme al vostro cane, divertendovi in mezzo alla neve!

giovedì 13 novembre 2014

Dire di no


Anche in altre situazioni risulta efficace la "punizione" del dire di no dando un lieve buffetto sul naso del micio con il dito indice (come del resto fa anche mamma gatta con la zampa quando vuole sgridarli). Il gattino impara in fretta che questo "no!" significa che deve smettere, e di solito la pacca sul naso è superflua. Bisogna ricordare che l'educazione deve cominciare molto presto; se inizia tardi i risultati sono meno soddisfacenti. Chi crede a priori che i gatti siano distaccati e poco socievoli, li alleneranno con queste aspettative, investendo poca attenzione.
Non sorprende che questi gatti siano davvero distaccati e poco socievoli. 
Le aspettative che si proiettano sugli altri (gatti compresi) hanno la fatale tendenza di realizzarsi inevitabilmente!

venerdì 7 novembre 2014

Mangiare secondo Natura

Alimentazione consona alla specie significa:
"Cibo così come viene offerto in natura"!
I cani mangiano galline e conigli
I gatti comprerebbero topi o uccelli

Con l'aiuto delle tecniche moderne REICO produce alimenti secondo natura, utilizzando solo materie prime idonee all'alimentazione umana.
Il cibo umido è composto dal 64-74% di carne e sottoprodotti di origine animale come ad esempio cuore, polmoni, trippa - insomma, tutto quello che può essere acquistato in macelleria. E, a seconda del tipo di cibo, questo può contenere verdure, cereali soffiati, riso o pasta.

Per informazioni
rossella.biondani@gmail,com

domenica 2 novembre 2014

Lui abbaia e i vicini si lamentano...

Spesso e volentieri, si sa, tra vicini di casa non corre buon sangue. Le faide possono iniziare per una sciocchezza e trascinarsi per anni finendo, a volte, in un'aula di tribunale. Tra le varie situazioni di astio, può capitare che un vicino di casa si lamenti a proposito dell'abbaiare del vostro cane. Se non ritenete che la persona in questione abbia dei motivi validi per lamentarsi (ovvero esageri la situazione), il primo consiglio è quello di tentare, tramite una civile discussione, di trovare un punto di incontro. Se il problema persiste ed il vicino minaccia di passare alle vie legali, occorre prepararsi in merito. Visto che la soglia fissata per legge relativamente all'inquinamento acustico è di 3 decibel, il consiglio è di ingaggiare un perito che, preventivamente, esegua una perizia fonometrica per accertare il tipo di rumore prodotto dal vostro cane. In base ai risultati ottenuti potrete prendere le contromisure del caso ed essere pronti a difendervi in tribunale.

venerdì 24 ottobre 2014

Perchè REICO?

"La nostra gamma di prodotti è allineata alle esigenze di esseri umani, animali, piante e suolo. Vogliamo dare con i nostri prodotti un contributo attivo per ripristinare l'equilibrio in questi sistemi e migliorare in modo permanente. Per questo offriamo una vasta gamma di cibo per animali che è ricco, nutriente e adeguato alla specie.
Prendiamo a cuore la salute e l'equilibrio di terreno, piante, animali ed esseri umani allo stesso modo. Il nostro obiettivo è quello di creare e mantenere questo equilibrio:
Terreno sano
Piante sane
Animali sani
Persona sana"



martedì 8 luglio 2014

L'importanza dei sali minerali

Sali minerali o elementi essenziali è un termine che individua alcuni composti inorganici, quindi privi di carbonio organicato, non necessariamente sali. Essi hanno un ruolo fondamentale nel funzionamento di tutti gli organismi viventi, animalivegetalifunghi e regni degli organismi più semplici, e per questo motivo sono detti anche minerali essenziali da ogni punto di vista, elementi essenziali. Essi sono infatti costituenti di alcune fondamentali biomolecole, come elemento centrale dei gruppi prostetici di emoglobinaclorofilla, come parte di enzimi deputati alla sintesi delle proteine, costituenti strutturali della crescita e sviluppo di vari organi e tessuti come denti e ossa, alla regolazione dell'equilibrio idrosalino delle cellule.
Essendo in genere elementi chimici, o anioni di ossiacidi, nessuna reazione chimica, e quindi nessun orga
nismo vivente è in grado di sintetizzare autonomamente alcun minerale partendo da altro, pertanto essi devono essere introdotti attraverso l'alimentazione.
L'alimentazione REICO consente ai nostri amici di assimilare senza complicazioni i sali minerali indispensabili per la crescita ed il mantenimento dello stato di salute del corpo.
Chiedi più info
rossella.biondani@gmail.com
fonte wikipedia

lunedì 28 aprile 2014

Ecco la verità sugli alimenti per cani e gatti

Riporto di seguito l'articolo comparso su veganhome.it

Nutrire gli animali d'affezione - Cosa contengono i cibi per animali

Traduzione a cura di E. Vento/C. Romussi
Fonte: Report dell'API "What's really in pet food"
URL: www.bornfreeusa.org/facts.php?more=1&p=359
Sommario
Tranci di polli sani e ben pasciuti, tagli scelti di bovino e cereali freschi sono tutto ciò che serve per l'alimentazione completa e bilanciata di cani e gatti. Questo è quanto affermano i produttori di pet food tramite i media. Questo è ciò che le loro industrie (11 miliardi di dollari di fatturato) vogliono far credere ai consumatori.
Questo rapporto esplora le differenze tra ciò che questi ultimi credono di acquistare e cosa realmente comprano. Ci siamo focalizzati sulle marche più note, quelle distribuite nei supermercati e nei discount, ma converrà ricordare che anche molte altre marche "rispettabili" producono prodotti simili a quelli qui descritti.
Ciò che sembra sfuggire alla maggior parte dei consumatori, è che l'industria dei pet food rappresenta un'estensione delle industrie di alimenti destinati al consumo umano. Il settore pet food apre un mercato per gli scarti della macellazione, per i cereali considerati "non adatti all'alimentazione umana" e per altri prodotti di scarto che non potrebbero altrimenti garantire profitti. Per "scarti" bisogna intendere intestini, mammelle, esofagi e, probabilmente, le parti malate o cancerose degli animali macellati.
Tre delle cinque maggiori aziende americane produttrici di pet food sono filiali delle più grandi multinazionali alimentari:
  • NESTLÈ (Alpo, Fancy Feast, Friskies, Mighty Dog)
  • HEINZ (9 Lives, Amore, Gravy Train, Kibbles n Bits, Recipe, Vets)
  • COLGATE-PALMOLIVE (Hill's Science Diet Pet Food) Alle quali possiamo aggiungere:
  • PROCTER & GAMBLE (Eukanuba e Iams)
  • MARS (Kal Kan, Mealtime, Pedigree, Sheba)
  • NUTRO
Per le multinazionali alimentari, controllare la produzione di pet food è un investimento redditizio, un mercato parallelo, tramite il quale capitalizzare i propri prodotti di scarto. I prodotti commercializzati per l'alimentazione di cani e gatti sono centinaia. Anche se la qualità è mediamente simile, non tutte le aziende ricorrono ad ingredienti potenzialmente pericolosi.

Ingredienti

Il prezzo non sempre ne garantisce la bontà, ma spesso costituisce un buon indicatore della qualità dei pet food: utilizzare proteine di qualità e grano di prima scelta sarebbe ovviamente impossibile, per aziende che vendono cibo per cani a 1 euro al chilo, dato che il costo di ingredienti di buona qualità risulterebbe molto maggiore del ricavato. Le proteine utilizzate nei pet food possono provenire da diverse fonti. Quando bovini, suini, polli, ovini ed altri animali vengono macellati, i tagli scelti vengono separati dalla carcassa e destinati ad uso umano, mentre circa il 50% viene impiegato diversamente. Nella produzione dei pet food, viene usato tutto ciò che rimane della carcassa: ossa, sangue, intestini, tendini, legamenti e tutte le altre parti non consumate dagli umani. Sulle etichette, queste parti vengono descritte sottoprodotti. L'etichettatura è ambigua, perché indica gli ingredienti ma non definisce i prodotti elencati. Negli Stati Uniti, l'associazione di categoria dei produttori di pet food riconosce che l'uso di sottoprodotti rappresenta un introito addizionale sia per l'industria della macellazione che per gli allevatori: "La crescita dell'industria del pet food non solo fornisce ai proprietari di animali domestici un cibo migliore per i propri animali, ma apre altri mercati per le industrie che preparano il cibo per il consumo umano" [1].
Molti di questi scarti costituiscono la discutibile alimentazione degli animali d'affezione. L'apporto nutrizionale di questi sottoprodotti carnei può variare da lotto a lotto. James Morris e Quinton Rogers, due professori del Dipartimento di Bioscienze Molecolari della University of California (reparto di Medicina Veterinaria Davis), sostengono che "Per molti degli ingredienti comunemente utilizzati nella produzione di pet food, non è disponibile alcuna informazione circa la loro biodisponibilità per cani e gatti. Questi ingredienti sono generalmente sottoprodotti delle industrie zootecniche, la cui composizione nutritiva può avere margini di variazione enormi. La richiesta di adeguare i pet food ai profili nutrizionali consigliati dall'AAFCO (Associazione Americana per il Controllo degli Alimenti), non potrà quindi garantirne l'apporto nutrizionale, fino a quando non verrà analizzata la biodisponibilità degli ingredienti" [2].
Farine di carne, sottoprodotti ed ossa sono ingredienti comuni nei pet food. Il termine farina significa che questi prodotti non vengono utilizzati freschi: sono riciclati. In cosa consiste il riciclaggio? Stando al dizionario, "il riciclaggio è un processo di tipo industriale: riciclare carcasse di bestiame per estrarne olio dal grasso tramite fusione". La zuppa di pollo fatta in casa, con lo spesso strato di grasso che si forma sulla superficie quando viene cotta, è una sorta di mini-processo di riciclaggio. Il riciclaggio separa il grasso dai materiali idrosolubili e solidi, uccidendo i batteri. Purtroppo, può alterare o distruggere anche gli enzimi e le proteine che si trovano nella "materia prima".
Quali possono essere le conseguenze per cani e gatti alimentati con questi prodotti? Alcuni veterinari sostengono che gli scarti della macellazione aumentano il rischio di cancro e di altre malattie degenerative. I metodi di cottura usati nella produzione di pet food, come il riciclaggio e l'estrusione (pressione a caldo usata per "espandere" il cibo secco, trasformandolo in crocchette), non sempre distruggono gli ormoni (usati per far ingrassare il "bestiame" o per farne aumentare la produzione di latte), né gli antibiotici, né i barbiturici (usati come anestetici).

Grassi animali

Avrete notato l'odore particolarmente pungente che si sprigiona quando aprite una nuovo sacco di pet food. Da cosa dipende? Molto spesso dalla presenza di grasso animale riciclato, oppure di oli troppo rancidi e classificati come inadatti per gli umani. Negli ultimi 15 anni, il grasso proveniente dai ristoranti, negli USA, è diventato la principale componente grassa dei pet food. Questi grassi, spesso contenuti in fusti da 50 galloni, vengono generalmente lasciati all'aperto per settimane, esposti a temperature estreme, senza preoccuparsi del loro impiego futuro. Le aziende che riciclano questi grassi li mischiano con altri tipi di grasso, stabilizzandoli tramite potenti antiossidanti che ne ritardano il deterioramento e vendono il prodotto finito ai produttori di pet food [3].
Questi grassi vengono spruzzati direttamente nelle crocchette, per rendere appetibile un prodotto che altrimenti risulterebbe insipido o sgradevole. Il grasso agisce inoltre come collante, al quale vengono infine aggiunti esaltatori di sapidità. Gli "scienziati" del pet food hanno scoperto che gli animali amano il gusto di questi grassi. I produttori sono dei veri maestri nel costringere un cane o un gatto a mangiare ciò che normalmente farebbe loro arricciare il naso per lo schifo.

Farina, soia, granturco, noccioline ed altre proteine vegetali

Negli ultimi 10 anni, la quantità di cereali usati nel pet food è aumentata. Un tempo, l'industria di pet food considerava i cereali alla stregua di riempitivi, ma oggi essi rappresentano una porzione considerevole, nel cibo per animali. I valori nutrizionali in questi prodotti dipendono dal grado di digeribilità delle granaglie. La quantità ed il tipo di carboidrati determina la quantità di valori nutrizionali che l'animale assume. Cani e gatti possono assorbire pressoché tutti i carboidrati di alcune granaglie (ad esempio, del riso), ma fino a circa il 20% del valore nutrizionale delle altre granaglie viene perso, in quanto non digerito. La disponibilità nutrizionale di grano, fagioli e avena, ad esempio, è scarsa. Gli elementi nutritivi nelle patate e nel granturco sono molto meno disponibili che nel riso. Altri ingredienti, come i gusci delle arachidi, vengono usati come "riempitivo" o fibra, ma non hanno un contenuto nutrizionale significativo.
Due su tre degli ingredienti principali dei pet food, in particolare di quelli secchi, sono quasi sempre cereali. Nel Pedigree Performance per cani, i 3 principali ingredienti sono granturco macinato, farina di sottoprodotti del pollo e farina di glutine di granturco. Nei 9 Lives Crunchy Meals per gatti, i 3 principali ingredienti sono granturco macinato, farina di glutine di granturco e farina di sottoprodotti animali. Dei 4 principali ingredienti del Purina ONE per cani - pollo, granturco macinato, grano macinato e farina di glutine - 2 sono prodotti a base di grano... praticamente, sono lo stesso prodotto. Questa pratica industriale è nota come suddivisione. Quando i componenti dello stesso ingrediente vengono elencati separatamente - come nel caso di granturco macinato e farina di glutine di granturco - sembra che ci sia meno grano che carne, anche quando il peso dei cereali, in realtà, supera quello della carne.
Nel 1995, la Nature's Recipe dovette ritirare dagli scaffali migliaia di tonnellate di cibo per cani, a causa delle proteste di consumatori che lamentavano che i cani alimentati con i prodotti di questa ditta vomitavano e perdevano appetito. Per la Nature's Recipe, la perdita ammontò a 20 milioni di dollari. Il problema era legato alla presenza di un fungo che produceva vomitossina (un'aflatossina o "micotossina", sostanza tossica prodotta durante il processo di stampaggio delle crocchette), che aveva contaminato il grano. Nel 1999, un'altra tossina fungina obbligò al ritiro del cibo secco per cani prodotto dalla Doane Pet Care, compreso Ol'Roy ed altre 53 marche. Questa volta, la tossina uccise 25 cani. Malgrado causi a molti cani vomito, inappetenza e diarrea la vomitossina è però meno tossica di altre. Le tossine fungine più pericolose possono causare perdita di peso, danni al fegato, claudicazione e persino la morte, come nel caso Doane.
L'incidente della Nature's Recipe obbligò la FDA (Food and Drug Administration) ad intervenire. Dina Butcher, Assessore alle Politiche Agricole nel Nord Dakota, concluse che la scoperta della vomitossina nei prodotti Nature's Recipe non rappresentava un rischio per la popolazione umana, in quanto "il grano che viene utilizzato nel pet food non è grano di alta qualità" [4].
Le proteine di soia sono un altro ingrediente comunemente usato nel pet food, come fonte energetica. I produttori le utilizzano anche perché negli animali producono un senso di sazietà. La soia è stata collegata a casi si aerofagia in alcuni cani, mentre altri la sopportano meglio. La soia viene impiegata come fonte proteica anche in alcuni prodotti vegetariani per cani.

Additivi e conservanti

Molti prodotti chimici vengono aggiunti al pet food commerciale per aumentarne il gusto, la stabilità, le caratteristiche o l'aspetto. Gli additivi non hanno valore nutritivo; possono essere usati come emulsionanti, per evitare che l'acqua ed il grasso si separino, come antiossidanti, per prevenire l'irrancidimento del grasso o come coloranti e aromi artificiali, per rendere il prodotto più attraente per il consumatore e più appetibile per l'animale.
L'aggiunta di prodotti chimici al cibo ebbe origine migliaia di anni fa (spezie conservanti naturali e agenti di stagionatura), ma negli ultimi 40 anni, l'uso di additivi è molto aumentato. Tutti i cibi per animali contengono conservanti. Alcuni di questi vengono aggiunti agli ingredienti o alle materie prime dai fornitori, altri possono essere aggiunti dai produttori stessi. Dato che questi ultimi hanno bisogno di assicurare un lunga durata del cibo secco per renderlo commestibile anche dopo la spedizione e la permanenza in magazzino, i grassi nei cibi per animali vengono conservati impiegando conservanti sintetici o "naturali".
I conservanti sintetici comprendono il BHA e BHT, gallato di propile, propilenglicole (impiegato anche come alternativa "meno tossica" agli antigelo industriali per auto) e trimetilchinolina. La letteratura relativa alla tossicità, ai rischi o ai problemi derivati dal consumo continuo di questi antiossidanti, spesso ingeriti quotidianamente da cani e gatti, è scarsa. L'impiego di possibili agenti cancerogeni come il BHA, BHT e la trimetilchinolina vengono permessi in quantità relativamente basse. Gli effetti di questi prodotti chimici nel pet food non sono stati studiati approfonditamente, ma il loro consumo, a lungo termine, è probabilmente dannoso.
Dato che i risultati dello studio originale sulla sua sicurezza, effettuati dal produttore (Monsanto) della trimetilchinolina erano insufficienti, gli è stato richiesto di effettuare un nuovo e più rigoroso studio. Questo studio si è concluso nel 1996. Malgrado la Monsanto non abbia trovato una tossicità significativa associabile al suo prodotto, nel luglio 1997 il Centro di Medicina Veterinaria della FDA ha richiesto al produttore di ridurre della metà il livello massimo di trimetilchinolina (75 parti per milione).
Mentre alcuni critici del pet food e alcuni veterinari credono che la trimetilchinolina sia la principale causa di malattie, problemi cutanei ed infertilità nei cani, altri sostengono che è il più sicuro, forte e stabile conservante disponibile per i pet food. La trimetilchinolina è permessa per il consumo umano soltanto come conservante per spezie (pepe di cayenna, chili) in una proporzione di 100 parti per milione - ma sarebbe molto difficile consumare giornalmente una quantità di chili che raggiungesse il quantitativo di trimetilchinolina che un cane consuma tramite il cibo secco.
Per conservare i grassi ,alcuni produttori hanno risposto alle preoccupazioni dei consumatori ricorrendo a conservanti "naturali", come Vitamina C (acido ascorbico), Vitamina E (tocoferoli misti) oppure olio di rosmarino, garofano o altre spezie. La farina di pesce e alcune miscele di vitamine, usate come integratori nei pet food, contengono conservanti chimici. Questo significa che cani e gatti possono mangiare cibi contenenti diversi tipi di conservanti. Non tutti devono essere indicati in etichetta per legge. Tuttavia, grazie alle pressioni da parte dei consumatori, i conservanti usati nel grasso devono oggi essere esposti in etichetta.

Additivi nei pet food

  • Agenti anticoagulanti
  • Lubrificanti
  • Agenti antimicrobici
  • Dolcificanti ipocalorici
  • Antiossidanti
  • Dolcificanti calorici
  • Coloranti
  • Agenti ossidanti e dimagranti
  • Agenti affumicanti
  • Agenti per il controllo del pH
  • Agenti deidratanti
  • Ausili di processo
  • Emulsionanti
  • Isolanti
  • Agenti fissanti
  • Solventi, veicoli
  • Esaltatori di gusto
  • Stabilizzatori, inspessitori
  • Aromatizzanti
  • Agenti attivi superficiali
  • Agenti per il trattamento delle farine
  • Agenti di finitura superficiale
  • Ausili di formula
  • Sostanze sinergizzanti
  • Umidificatori
  • Tessuti
  • Lievitanti
Mentre la legge richiede studi sulla tossicità diretta dei singoli additivi e conservanti elencati, essi non vengono testati per il loro potenziale effetto sinergico gli uni con gli altri, una volta ingeriti. Alcuni autori hanno suggerito la possibilità di interazioni dannose tra alcuni dei più comuni conservanti [5]. I conservanti naturali, invece, non consentono la stessa lunga durata come quelli chimici, ma non pongono alcun interrogativo circa eventuali rischi.

Come viene prodotto il pet food

Per rispettare i requisiti necessari per poter etichettare un cibo come "completo e bilanciato", molti produttori effettuano studi di appetibilità quando sviluppano un nuovo pet food. Un gruppo di animali viene alimentato col nuovo cibo mentre un gruppo di "controllo" viene alimentato con la formula attualmente venduta. Il volume totale mangiato viene usato come misura per l'appetibilità del cibo. Le più grandi e famose aziende considerano questo genere di test il più accurato controllo possibile dei valori nutrizionali effettivi del cibo e mantengono grosse colonie di cani e gatti per questo scopo.
Il cibo secco viene prodotto con una macchina chiamata "estrusore". La materia prima viene dapprima miscelata, a volte manualmente, a volte con l'ausilio di un computer, secondo la ricetta preparata dai nutrizionisti. Nell'estrusore, vengono aggiunti a questa mistura acqua calda e vapore. La mistura è sottoposta a pressione, vapori ed alte temperature man mano che procede verso gli stampi che determineranno la forma finale del prodotto. Il cibo viene lasciato ad essiccare e poi viene generalmente spruzzato con grasso, fermentanti o altri composti che lo rendano più appetibile. Nonostante il processo di cottura possa uccidere i batteri, la sterilizzazione del prodotto finale può essere compromessa durante l'essiccamento, la copertura con grasso o l'imballaggio.
Gli ingredienti sono simili sia per il cibo umido, che secco, che semi-umido. La quantità di proteine, grassi e fibra può invece variare. Una tipica scatoletta di cibo per gatti conterrà circa il 50% di sottoprodotti carnei. La principale differenza tra questi prodotti è il contenuto d'acqua. È impossibile fare una comparazione diretta delle etichette dei diversi tipi di cibo senza una conversione matematica "su base secca".
La preparazione del cibo umido prevede una miscelazione degli ingredienti di base con additivi. Ai cosiddetti "bocconcini", viene data forma dall'estrusore. Successivamente, la mistura viene cotta ed inscatolata. Le scatole sigillate vengono infine inserite in contenitori per la cottura a pressione, nelle quali vengono sterilizzate. Alcuni produttori cuociono il cibo direttamente nella scatola.
Per rendere nutrienti i pet food, i loro produttori li "fortificano" con vitamine e minerali. Come mai? Perché gli ingredienti che usano non sono di per sé completi, la loro qualità può essere estremamente variabile ed il tipo di produzione distrugge molte delle loro proprietà nutritive.

Contaminazioni

I pasti a base di farina di carne o sottoprodotti spesso sono contaminati da batteri, perché non sempre provengono da animali macellati. Ad essere trasformate in farine, sono generalmente le carcasse di animali morti per malattie, ferite o vecchiaia. L'animale morto può essere trasformato soltanto diversi giorni dalla morte; è per questo motivo che la sua carcassa può spesso essere contaminata con batteri tipo Salmonella ed Escherichia Coli. Si stima che più del 50% delle farine di carne siano contaminate dai pericolosi batteri di E. Coli. La cottura può uccidere i batteri, ma non elimina le endotossine che alcuni batteri producono durante la crescita e che rilasciano quando muoiono. Queste tossine possono causare malattie. I produttori di pet food non testano i loro prodotti per le endotossine [6]. Un altro genere di tossine pericolose sono le micotossine: provengono da muffa o da funghi, tipo la vomitossina del caso Nature's Recipe e aflatossine del caso Doane. La crescita di questa muffa può imputarsi a pratiche scadenti di coltura, essiccamento e stoccaggio, mentre gli ingredienti maggiormente contaminati da questa micotossina sono le granaglie tipo grano e mais, la farina di semi di cotone, le farine di noccioline e quelle a base di pesce.

Problemi causati da un'alimentazione inadeguata

L'idea che esista un pet food in grado di fornire a cani e gatti tutti i nutrienti di cui avranno bisogno durante il corso della propria esistenza è un mito. Gli ingredienti primari della maggior parte del pet food commercializzato sono le granaglie. Molti consumatori acquistano il medesimo prodotto per lunghi periodi, costringendo i loro compagni animali ad assumere soprattutto carboidrati, con scarsissime variazioni. La dieta attuale di questi cani e gatti è lontanissima dalla dieta proteica, molto variata, tipica dei loro antenati. I problemi legati alla dieta industriale sono verificabili quotidianamente, in qualsiasi laboratorio veterinario: vomito, diarrea e infiammazioni sono i sintomi più frequenti di problemi digestivi cronici.
Le allergie alimentari sono diventate una malattia quotidiana ed il mercato delle diete con "antigeni limitati" o "nuove proteine" è diventato un affare multimiliardario. Queste diete sono state create appositamente per curare la progressiva intolleranza ai cibi commerciali sviluppata dagli animali.
Molti pet food sono prodotti con ingredienti proteici a bassissima digeribilità. Le diete basate su questi prodotti contengono proteine con digeribilità inferiore al 70%. Alcuni "riempitivi" e le fibre utilizzati in questi cibi possono anche causare coliti (infiammazioni del colon). La maggior parte dei produttori di pet food non pubblica statistiche di digeribilità e questo dato non è mai apparso sulle etichette.
Vomito e diarrea acuti sono spesso un sintomo di contaminazione batterica e di tossine prodotte dai batteri. Sia un immagazzinaggio improprio che l'aggiunta di acqua o latte per ammorbidire il cibo, lasciato poi a temperatura ambiente, possono causare la moltiplicazione di questi batteri. Questa pratica, però, viene ancor oggi suggerita per gli alimenti destinati ai cuccioli.
Le formule e l'uso suggeritone dai produttori hanno aumentato inoltre l'incidenza di altri problemi digestivi: alimentare l'animale solo una volta al giorno può causare irritazione dell'esofago. Offrire due piccoli pasti è molto meglio. Per cani e gatti, anche i problemi del tratto urinario sono strettamente legati all'alimentazione: ostruzioni, cristalli e calcoli, sono spesso aggravati dall'uso di pet food industriali. Nei gatti, si stanno diffondendo nuovi tipi i calcoli, più pericolosi di quelli ritenuti "comuni". Le manipolazioni dei pet food modificano l'acidità dell'urina e la quantità di alcuni minerali, con effetti diretti nello sviluppo di malattie. Anche i cani sviluppano calcoli a causa delle diete industriali. È dimostrato che, sia nei gatti che in alcuni cani, la carenza di taurina può condurre (oltre che alla cecità) a problemi cardiaci spesso fatali. Questa carenza, in passato, era spesso legata ad un quantitativo inadeguato di taurina nei pet food, che, per questo motivo, vengono attualmente addizionati con taurina.
L'eccesso di calorie tipica delle formule commercializzate per cuccioli, promuove la loro crescita rapida; ma una crescita rapida, per alcune razze canine di taglia grossa, ha mostrato di contribuire all'insorgenza di malattie delle ossa e delle giunture. Sono state quindi introdotte "formule speciali" destinate ai cuccioli di razze di grossa taglia, ma quest'innovazione non aiuterà gli innumerevoli cani che hanno vissuto e sono morti con malattie alle giunture.
Esiste infine una cospicua evidenza che l'ipertiroidismo nei gatti sia il risultato di un alimentazione a base di pet food industriali. È una malattia nuova, apparsa agli inizi degli anni 70, quando il cibo in scatola cominciò ad essere distribuito nei supermercati. La causa esatta non è ancora conosciuta, ma è una malattia grave, a volte fatale ed il suo trattamento estremamente dispendioso.

Bibliografia

Dr. Pitcairn's Complete Guide to Natural Health for Dogs & Cats
Richard H. Pitcairn, D.V.M., Ph.D. & Susan Hubble Pitcairn - Rodale Press Inc., ISBN 0-87596-243-2

Vegetarian Cats & Dogs
James A. Pedan - Harbingers of a New Age, ISBN 0-941319-02-4

The Consumer's Guide to Dog Food
Liz Palika - Howell Book House, ISBN 0-87605-467-X

Reigning Cats and Dogs
Pat McKay - Oscar Publications, ISBN 0-9632394-1-4

The Healthy Cat and Dog Cookbook
Joan Harper - Pet Press, ISBN 0-525-47586-9

Food Pets Die for: Shocking Facts about Pet Food
Ann N. Martin - NewSage Press, ISBN 0-939165-31-7

Cat Care Naturally
Celeste Yarnall, Charles E. - Tuttle Co. Inc., ISBN 0-8048-3025-8

"It's for the Animals!" Guided Tour of Natural Care Cook Book & Resource Directory
Helen L. McKinnon, C.S.A. Inc. (It's for the Animals! - P.O. Box 5378; Clinton, NJ 08809 fax 908-537-6610)
Questi due libri elencano gli ingredienti e le informazioni nutrizionali per i pet food più diffusi:
The Cat Food Reference
Howard D. Coffman - PigDog Press, ISBN 0-9645009-3-0

The Dry Dog Food Reference
Howard D. Coffman - PigDog Press, ISBN 0-9645009-1-4
Note

[1] Pet Food Institute, p. 2.
[2] Morris and Rogers, p. 2520S.
[3] Corbin, Jim, p. 81.
[4] Cargill and Vargas, p. 36.
[5] Strombeck, pp. 50-52.
[6] Smith, p. 1397.

mercoledì 26 marzo 2014

REICO MaxidogVit

Tutti i cibi REICO sono esenti da: sostanze riempitive, sostanze allettanti, grassi aggiunti, soia, farine di origine animale, farine vegetali e farine di cereali nonchè additivi chimici!
Si tratta di prodotti tedeschi, realizzati in Germania, con una percentuale di carne che va dal 64 al 74%, così come natura intende!